22 Ottobre 2025

Riscaldamento a pavimento: efficienza e stabilità energetica

Comfort, efficienza e durata nel tempo: tutto comincia dalla scelta dei componenti giusti.

Il riscaldamento a pavimento è oggi una delle tecnologie più apprezzate nel settore termoidraulico: offre distribuzione uniforme del calore, bassi consumi energetici e grande libertà progettuale. Nonostante ciò, per funzionare al meglio, ogni impianto deve avere componenti di qualità e un costante bilanciamento idraulico.


Le origini del riscaldamento a pavimento

Il riscaldamento dal basso non è una novità. Gli antichi Romani usavano l’ippocausto: un sistema che diffondeva calore sotto i pavimenti delle loro case. Anche in Asia, con l’ondol coreano e il kang cinese, la logica era la stessa: sfruttare la circolazione del calore per garantire ambienti confortevoli. La tecnologia moderna riprende questi principi e li perfeziona.

Disegno tecnico che illustra un esempio di ondol coreano il calore del fuoco passa sotto il pavimento in pietra attraverso canali d’aria, diffondendosi uniformemente in tutta la stanza. Le frecce blu e rosse mostrano il percorso dell’aria fredda e calda all’interno del sistema di riscaldamento a pavimento.

Esempio di Ondol coreano.

Cos’è e come funziona il riscaldamento a pavimento

Un impianto radiante a pavimento riscalda gli ambienti in modo uniforme dal basso verso l’alto tramite tubazioni in PEX o multistrato immerse nel massetto.

Il funzionamento è semplice:

  • L’acqua calda arriva al collettore di mandata, scorre nei circuiti e riscalda in modo uniforme il pavimento.
  • Finito il giro, l’acqua torna al collettore di ritorno e viene riscaldata di nuovo dal generatore.

La regolazione può essere per ambiente con termostati o attuatori elettrotermici.

Sezione illustrativa di un moderno impianto di riscaldamento a pavimento: tubi rossi e blu per la circolazione dell’acqua calda e fredda sono installati sotto il pavimento in legno di un soggiorno. Le frecce rosse indicano la diffusione uniforme del calore verso l’alto, mentre il collettore a parete mostra il sistema di controllo e distribuzione del riscaldamento a pavimento.

Vantaggi del riscaldamento a pavimento

Il riscaldamento a pavimento è oggi sinonimo di comfort ed efficienza, soprattutto negli edifici a basso consumo. I principali vantaggi sono:

  • Uniformità della temperatura su tutta la superficie.
  • Bassi consumi grazie alle basse temperature di esercizio.
  • Libertà progettuale (niente corpi scaldanti a vista).
  • Compatibilità con fonti rinnovabili (fotovoltaico, pompe di calore) e sistemi di domotica.
  • Meno polveri in movimento rispetto ai sistemi ad aria.

Grazie a queste caratteristiche, il riscaldamento a pavimento è in costante crescita e si conferma uno standard di riferimento negli edifici ad alta efficienza energetica. La tecnologia evolve rapidamente: dai sistemi idronici alle soluzioni ibride che combinano riscaldamento invernale e raffrescamento estivo, garantendo comfort tutto l’anno.

Componenti essenziali dell’impianto a pavimento

Per funzionare al meglio, un impianto a pavimento include questi elementi:

1- Generatore di calore: caldaia a condensazione, pompa di calore o altro sistema che produce acqua a bassa temperatura (30–40 °C).
2- Collettori: smistano l’acqua calda nei circuiti del pavimento e raccolgono quella di ritorno.
3- Circuiti di tubazioni: disposti a serpentina o a chiocciola sotto il pavimento, in PEX o multistrato, permettono la circolazione dell’acqua sotto il massetto.
4- Isolamento e massetto: lo strato isolante evita dispersioni e il massetto diffonde il calore in superficie.
5- Termostati ambiente: consentono di regolare stanza per stanza la temperatura desiderata.

Schema illustrativo di un impianto a pavimento completo: una caldaia (1) collega il collettore di distribuzione (2) ai tubi posati sotto il pavimento (3), che diffondono calore in modo uniforme attraverso la superficie del pavimento (4). Un termostato a parete (5) regola la temperatura del sistema di riscaldamento a pavimento, garantendo comfort ed efficienza energetica.

Collettori riscaldamento a pavimento: perché scegliere l’acciaio inox  

Un impianto radiante è fatto di più elementi, ma il collettore rappresenta il centro nevralgico della distribuzione. È qui che l’acqua calda viene smistata nei vari circuiti e bilanciata in funzione delle esigenze di ogni ambiente.

Sul mercato si possono trovare diverse tipologie di collettori, che si distinguono principalmente per i materiali di costruzione:

  • Collettori in acciaio inox: leggeri, resistenti e durevoli, ideali per impianti moderni ad alta efficienza.
  • Collettori in ottone: tradizionali e robusti, con spessori maggiori, ma più pesanti e soggetti a corrosione in alcune condizioni.
  • Collettori in polimero tecnico: soluzioni leggere e anticorrosione, spesso utilizzate in impianti residenziali di piccola e media dimensione.

Noi di Itap vi consigliamo i  nostri collettori in acciaio inox, articoli progettati e prodotti nei nostri stabilimenti per garantire:

  • resistenza meccanica e leggerezza (grazie a spessori ridotti ma altamente performanti);
  • precisione nella regolazione (valvole, misuratori e accessori che semplificano la gestione);
  • durata nel tempo (l’acciaio inox assicura stabilità anche in condizioni gravose).

Vantaggi concreti dei collettori in acciaio inox Itap

Affidarsi a un sistema di riscaldamento a pavimento con i collettori in acciaio inox di Itap significa ottenere:

  • semplicità nella progettazione idraulica;
  • installazione rapida grazie a componenti intuitivi;
  • efficienza energetica garantita al cliente finale;
  • prodotti affidabili e certificati che aumentano il valore dell’impianto.

Consulta le schede tecniche complete dei nostri collettori in acciaio inox.

Gestione della portata variabile: il ruolo del by-pass differenziale

Gli impianti moderni lavorano con circuiti controllati da attuatori elettrotermici e termostati ambiente. La chiusura progressiva dei circuiti, tipica dei sistemi a portata variabile, genera un aumento della pressione differenziale. Le conseguenze? Rumorosità, usura dei componenti interni, sbilanciamenti tra i circuiti rimasti attivi.

Per prevenire questi problemi proponiamo il nostro Kit by-pass differenziale, una soluzione semplice ma efficace:

  • valvola integrata tarata a 25 kPa;
  • collegamento diretto tra mandata e ritorno;
  • scarico dell’eccesso di pressione;
  • mantenimento della portata costante nei circuiti aperti.

Tecnico che assembla un collettore idraulico per un impianto di riscaldamento a pavimento, collegando tubi in rame e raccordi metallici. L’immagine mostra i dettagli dei componenti del sistema di distribuzione del calore, con valvole e misuratori di flusso per la regolazione dell’acqua calda nel riscaldamento a pavimento.

Un dispositivo che permette di ridurre i disservizi, semplificare la manutenzione e assicurare continuità di funzionamento.

Consulta la scheda tecnica per approfondire la conoscenza del nostro Kit by-pass differenziale.

 Bilanciamento dinamico: efficienza automatica per impianti complessi

Nei progetti più articolati, con numerosi circuiti e portate variabili, il bilanciamento dinamico diventa la scelta ideale. A differenza delle regolazioni manuali, i nostri collettori con bilanciamento dinamico compensano automaticamente le variazioni, mantenendo costante la portata di ciascun circuito.

Cosa significa in modo pratico:

  • Per il progettista: effettuare calcoli semplificati, non avere tarature complesse e impostare una distribuzione uniforme del calore in tutte le condizioni di carico.
  • Per l’installatore: vuol dire meno interventi in cantiere e maggiore affidabilità nel tempo.

Le caratteristiche principali

  • Regolazione automatica della portata per ogni circuito;
  • Mantenimento del set point anche in caso di variazioni;
  • Bilanciamento idraulico continuo;
  • Riduzione delle portate eccessive;
  • Distribuzione uniforme della temperatura.

Parametri tecnici

  • Portata regolabile da 30 a 300 l/h;
  • ∆p minimo: 17–25 kPa;
  • ∆p massimo: 60 kPa;
  • Rumorosità massima: 25 dB(A).

Scopri tutte le altre caratteristiche dei nostri collettori con bilanciamento dinamico nelle schede tecniche sul nostro sito.

 


 

Il riscaldamento a pavimento è molto più di un sistema di distribuzione del calore: è un investimento in comfort, efficienza e durata. Con i nostri collettori in acciaio inox, i sistemi di bilanciamento dinamico e il Kit by-pass differenziale, potrai offrire impianti affidabili e performanti nel tempo.

Se sei interessato a questi prodotti, puoi contattare direttamente i nostri esperti compilando l’apposito modulo qui.

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FAQ

 

Come funziona il riscaldamento a pavimento?

Il riscaldamento a pavimento è un impianto che scalda gli ambienti in modo uniforme dal basso verso l’alto tramite tubazioni in PEX o multistrato immerse nel massetto.
Il funzionamento è semplice. L’acqua calda arriva al collettore di mandata, scorre nei circuiti e riscalda in modo uniforme il pavimento. Poi, torna al collettore di ritorno e viene riscaldata di nuovo dal generatore.

Quante ore deve stare acceso il riscaldamento a pavimento?

Per ottenere una temperatura uniforme, si consiglia un funzionamento continuo e modulato dell’impianto radiante e non on/off frequenti. In questo modo la temperatura si mantiene stabile e sfrutta l’inerzia del massetto, riducendo consumi e sbilanciamenti.

Quanto ci mette il riscaldamento a pavimento a scaldare?

Il tempo necessario per scaldare gli ambienti dipende da diversi fattori:

  • spessore del massetto
  • isolamento
  • potenza disponibile.

In genere sono necessarie alcune ore per percepire l’aumento e la stabilizzazione della temperatura ambientale.

Il riscaldamento a pavimento è compatibile con il parquet?

Sì, scegliendo essenze e collanti idonei e rispettando i limiti di temperatura superficiale indicati dal produttore è possibile installare il riscaldamento a pavimento sul parquet.

 

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